giovedì 1 novembre 2007

Grazie Massimino

Canti assassini:
Entrammo nella vita dalla parte sbagliata in un tempo vigliacco, con la faccia sudata, ci sentimmo chiamare sempre più forte, ci sentimmo morire ma non era la morte e la vita ridendo ci prese per mano, ci levò le catene per portarci lontano. Ma sentendo parlare di donne e di vino, di un amore bastardo che ammazzava un bambino e di vecchi mercanti e di rate pagate e di fabbriche nuove e di orecchie affamate. pregammo la vita di non farci morire se non c'era un tramonto da poter ricordare e il tramonto già c'era, era notte da un pezzo ed il sole sorgendo ci negava il disprezzo. Ma sentendo parlare di una donna allo specchio, di un ragazzo a vent'anni che moriva da vecchio e di un vecchio ricordo di vent'anni passati, di occasioni mancate e di treni perduti e scoprimmo l'amore e scoprimmo la strada, difendemmo l'onore col sorriso e la spada. Scordammo la casa e il suo caldo com'era per il caldo più freddo di una fredda galera e uccidemmo la noia annoiando la morte e vincemmo soltanto cantando più forte e ora siamo lontani, siamo tutti vicini e lanciamo nel cielo i nostri canti assassini e ora siamo lontani, siamo tutti vicini e lanciamo nel cielo i nostri canti bambini.

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